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    Giugno 4, 2025

    Bonus Giovani 2025: agevolazioni per l’inserimento lavorativo

    Un incentivo importante, pensato per favorire l’occupazione stabile dei giovani e alleggerire il costo del lavoro per le aziende.

    Bonus Giovani

    Il 2025 si apre con una misura che può fare davvero la differenza per le imprese italiane: il Bonus Giovani, previsto dall’articolo 22 del Decreto Coesione (D.L. 60/2024) e reso operativo dalla Circolare INPS n. 90 del 12 maggio 2025. Si tratta di un incentivo importante, pensato per favorire l’occupazione stabile dei giovani e, allo stesso tempo, alleggerire il costo del lavoro per le aziende.

    A chi è rivolto il Bonus?

    l Bonus Giovani si rivolge a tutti i datori di lavoro privati, compresi quelli del settore agricolo. Sono invece esclusi gli enti della Pubblica Amministrazione. L’obiettivo è chiaro: incentivare l’assunzione stabile di giovani che non abbiano ancora avuto un contratto a tempo indeterminato.

    Per poter accedere all’incentivo, il lavoratore deve rispettare due condizioni fondamentali:

    1. Non aver ancora compiuto 35 anni al momento dell’assunzione o della trasformazione del contratto (quindi massimo 34 anni e 364 giorni).
    2. Non aver mai avuto un contratto a tempo indeterminato, nemmeno con altri datori di lavoro.

    Sono esclusi i contratti di lavoro domestico, quelli di apprendistato (salvo non siano proseguiti a tempo indeterminato) e i contratti intermittenti, anche se a tempo indeterminato.

    Quanto vale l’incentivo?

    Il beneficio consiste in un esonero totale dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, fino a un massimo di:

    • 500 euro al mese per ogni lavoratore assunto su tutto il territorio nazionale;
    • 650 euro al mese per le assunzioni effettuate in una sede operativa situata nelle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna).

    L’esonero ha una durata massima di 24 mesi.

    Quali condizioni bisogna rispettare?

    Oltre ai requisiti anagrafici e contrattuali, il datore di lavoro deve:

    • Essere in regola con il DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva);
    • Non aver effettuato licenziamenti nella stessa unità produttiva nei 6 mesi precedenti;
    • Non licenziare il lavoratore assunto (o altri con la stessa qualifica) nei 6 mesi successivi;
    • Rispettare i contratti collettivi nazionali, territoriali o aziendali.

    Come si presenta la domanda?

    Dal 16 maggio 2025, le domande devono essere inviate tramite il Portale delle Agevolazioni INPS. Ma attenzione: le modalità cambiano a seconda del tipo di esonero.

    Se richiedi l’esonero “nazionale” (art. 22, comma 1):

    • Puoi presentare la domanda sia prima che dopo l’assunzione.
    • È possibile richiedere l’incentivo anche per rapporti di lavoro già in corso.

    Se richiedi l’esonero “Mezzogiorno” (art. 22, comma 3):

    • La domanda deve essere presentata prima dell’assunzione o della trasformazione.
    • Le assunzioni effettuate prima della domanda non sono ammesse al beneficio.
    • L’INPS accantona le risorse per 10 giorni: entro questo termine, il datore di lavoro deve completare la comunicazione obbligatoria (Unilav/Unisomm).

    Nel modulo online vanno indicati:

    • I dati dell’azienda e del lavoratore;
    • Il tipo di contratto (tempo pieno o parziale);
    • La retribuzione mensile media e l’aliquota contributiva;
    • La sede effettiva della prestazione lavorativa.

    Cumulabilità e compatibilità

    Il Bonus Giovani non è cumulabile con altri esoneri contributivi, come:

    • Decontribuzione Sud;
    • Incentivi per l’assunzione di donne svantaggiate;
    • Incentivi per lavoratori disabili o beneficiari di NASpI.

    Tuttavia, è compatibile con:

    • La maggiorazione del costo ammesso in deduzione (D.Lgs. 216/2023);
    • L’esonero per la parità di genere (L. 162/2021);
    • L’esonero IVS per le madri (L. 213/2023 e L. 213/2024).

     Perché è un’opportunità per le imprese?

    Il Bonus Giovani rappresenta molto più di un semplice incentivo economico: è una leva strategica per le imprese che desiderano investire nel futuro. Ridurre il costo del lavoro, attrarre e fidelizzare giovani talenti e pianificare assunzioni in un’ottica di crescita sostenibile sono solo alcuni dei vantaggi concreti che questo strumento può offrire.

    FIABILIS Italia

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