Abbiamo recentemente partecipato all’evento online “Il Convivio di Persone&Conoscenze – strategie e strumenti per l’HR”, organizzato da Edizioni Este.
Il prologo digitale del Convivio di Persone&Conoscenze ha avuto l’obiettivo di introdurre e avviare il confronto sul tema della nuova classe dirigente necessaria alle organizzazioni per sopravvivere alla crisi e governare la ripartenza.
Il focus
Di fronte alla crisi mondiale che si è profilata lo scorso anno e che continua tuttora, una delle esigenze più urgenti è quella di avere una classe dirigente che sappia governare e gestire la crisi.
La selezione e la formazione delle persone che costituiranno la nuova classe dirigente è uno dei compiti delle Risorse Umane delle aziende: la tematica ci interessa da vicino, e per questo motivo la nostra Dott.ssa Elena Fabris, Key Account Coordinator, è stata relatrice di un intervento che riportiamo.
Il tema della responsabilità
La Dott.ssa Elena Fabris, facente parte del Team Vendite di Fiabilis, si è vista stravolgere la routine lavorativa a partire da febbraio 2020: se prima la sua agenda era piena di appuntamenti presso i clienti, da un anno a questa parte si è trovata a dover gestire il suo lavoro da casa e dall’ufficio, confrontandosi quotidianamente con gli strumenti digitali per la gestione delle videoconferenze.
Il suo intervento ha voluto portare luce sul concetto di responsabilità: i cambiamenti sul piano gestionale e lavorativo si preannunciano sempre più repentini e ravvicinati fra loro, quindi la cultura della responsabilità nelle aziende sarebbe necessaria a tutti i livelli organizzativi, dal management a quelli operativi.
I responsabili del dipartimento delle risorse umane hanno dovuto avere la prontezza ed il coraggio di fare scelte difficili in tempi brevi, dal comprendere la normativa Covid, a studiare la possibile applicazione degli ammortizzatori sociali, fino a gestire smart working e digitalizzazione.
Per quanto riguarda lo smart working, esso rimarrà come modalità operativa, in alternanza con il lavoro dall’ufficio: questo implica il venir meno del “controllo”, inteso nel suo senso più tradizionale, dei dipendenti da parte del management, e quindi rende ancora più necessaria una cultura della responsabilità.
Da parte sua, il management dovrà adottare un comportamento “da coach”, ossia dedicare attenzione al proprio team, sia attraverso incontri di gruppo per mantenere alto l’engagement, sia con incontri individuali, non solo legati al raggiungimento degli obiettivi, ma anche nell’ottica di condividere idee e soluzioni.
Infine, le nuove modalità operative digitali hanno messo tutti sullo stesso piano, il leader e il dipendente: questo implica anche una maggior “umanizzazione” dei rapporti interpersonali, che diventano più informali.
Il tema della leadership del futuro
Il management del futuro dovrà essere in grado di gestire il cambiamento in modo agile e veloce e di far sì che la sua squadra sia in grado di adattarsi.
Non dovremo più resistere al cambiamento, ma abbracciarlo e coglierne le potenzialità.
Come afferma la Dott.ssa Elena Fabris, non avere tutte le risposte ci mette nelle condizioni di avere un confronto sia all’interno che all’esterno dell’organizzazione e il fatto di superar nuove sfide, anche commettendo degli errori, porta ad una crescita sia sul piano personale che su quello professionale.