“Decontribuzione Sud” prevede un esonero contributivo massimo del 30% in favore dei datori di lavoro privati, con sede in una delle Regioni del Mezzogiorno, con riferimento ai rapporti di lavoro dipendente.
Con la recente decisione C (2023) 9018 della Commissione Europea del 15 dicembre 2023, è stata concessa la proroga dell’agevolazione contributiva fino al 30 giugno 2024.
Una proroga importante in favore delle aziende che impiegano lavoratori operanti nel Sud Italia finalizzata a sostenere l’occupazione e che anche per il 2024 e fino a dicembre 2025 prevede uno sgravio pari al 30 % della contribuzione previdenziale a carico del datore di lavoro
Tale decisione fa seguito alla modifica del Temporary Crisis and Transition Framework di novembre 2023 che ha comportato sia la proroga di 6 mesi di alcune sezioni del quadro temporaneo che l’innalzamento del massimale di erogazione degli aiuti In particolare:
- 335.000 euro per le imprese attive nei settori della pesca e dell’acquacoltura;
- 2,25 milioni di euro per tutte le altre imprese ammissibili al regime di aiuti esistente.
Massimali INPS
In riferimento ai massimali, con il mess. n. 4695 del 28.11.2023, l’INPS specifica che un datore di lavoro operante in una molteplicità di settori in cui sono applicabili massimali diversi, per ciascuna di tali attività dovrà essere rispettato il relativo massimale di riferimento.
Inoltre, non potrà mai superare la soglia di 2,25 milioni di euro, in quanto importo massimo complessivo per ciascun datore di lavoro.
Le modalità di fruizione rimangono invariate, con la conferma delle istruzioni contenute nella circ. n. 90 del 27.07.2022.
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