La Legge di Bilancio 2026, attualmente in discussione in Parlamento, definisce le priorità economiche e finanziarie del Governo per il prossimo triennio. In un contesto di revisione della governance economica europea e di attenzione crescente alla sostenibilità dei conti pubblici, la manovra introduce misure che toccano direttamente il mondo delle imprese, con effetti su lavoro, fiscalità, incentivi e rendicontazione.

Con una spesa complessiva prevista di oltre 1.240 miliardi di euro, la manovra punta a sostenere la crescita economica, rafforzare la coesione sociale e accompagnare la transizione digitale e green. Tra le voci principali figurano la protezione sociale, le politiche per il lavoro, il sostegno agli enti locali e la sanità.

Costo del lavoro e premi di risultato

Tra le misure più attese, spicca la riduzione dell’aliquota IRPEF sul secondo scaglione di reddito, che passa dal 35% al 33%. Questo intervento mira a rafforzare il potere d’acquisto dei lavoratori e a favorire una contrattazione aziendale più dinamica.

Un elemento di grande rilievo riguarda la tassazione dei premi di risultato: per gli anni 2026 e 2027, l’imposta sostitutiva applicata a questi premi scende all’1% entro il limite di 5.000 euro annui, rendendo ancora più vantaggiosa la distribuzione di premi legati alla produttività.
Questa misura, insieme alla possibilità di convertire i premi in strumenti di welfare aziendale senza ulteriori oneri fiscali, rappresenta un incentivo concreto per le imprese che desiderano valorizzare il contributo dei propri collaboratori e promuovere politiche retributive flessibili.

Incentivi, investimenti e gestione degli aiuti

La manovra dedica ampio spazio agli incentivi fiscali per gli investimenti, introducendo un nuovo super-ammortamento che premia le aziende che investono in beni strumentali innovativi, con maggiorazioni fino al 220% per interventi a maggiore impatto energetico e ambientale. Restano confermati strumenti come la Nuova Sabatini e i crediti d’imposta per le imprese nelle Zone Economiche Speciali e Logistiche Semplificate, con particolare attenzione al Mezzogiorno.

Contestualmente, la gestione degli aiuti di Stato e degli incentivi pubblici diventa più rigorosa: le imprese devono dimostrare la corretta destinazione delle risorse e la coerenza con gli obiettivi di sostenibilità, rendendo fondamentale un monitoraggio puntuale e una consulenza specializzata per evitare rischi di revoca o contestazioni.

Welfare aziendale e fringe benefit

Sul fronte del welfare aziendale, la soglia di esenzione fiscale per i fringe benefit viene innalzata a 1.000 euro (2.000 euro per chi ha figli a carico), mentre i buoni pasto elettronici diventano ancora più vantaggiosi grazie all’aumento della soglia di esenzione a 10 euro giornalieri.
Queste misure, insieme alla semplificazione degli adempimenti fiscali e alla digitalizzazione dei processi, contribuiscono a ridurre il carico amministrativo per le imprese e a rendere più efficiente la gestione del personale.

Sostenibilità e rendicontazione ESG

Un aspetto centrale della Legge di Bilancio 2026 è il rafforzamento del legame tra incentivi pubblici e obiettivi di sostenibilità. La proroga di due anni per l’obbligo di pubblicazione del bilancio di sostenibilità offre più tempo per adeguarsi alle nuove regole europee, ma l’eliminazione dell’esenzione per le PMI segna un cambio di passo: tutte le imprese dovranno attrezzarsi per raccogliere e comunicare i dati ESG, anche in assenza di un obbligo immediato. In questo scenario, la capacità di integrare la sostenibilità nei processi decisionali e nei sistemi di controllo interno diventa sempre più strategica.

La manovra rafforza anche la compliance aziendale, con attenzione alla trasparenza nei rapporti di lavoro, alla tracciabilità dei dati e alla semplificazione degli adempimenti. Le nuove funzionalità digitali facilitano i controlli interni e rendono ancora più strategica l’attività di due diligence specialistica, sia in fase di acquisizione che di audit periodico, per valutare la corretta gestione del costo del lavoro, la conformità normativa e l’accesso agli incentivi.

Occupazione, genitorialità e congedi

Grande attenzione viene riservata anche alle politiche per l’occupazione e la genitorialità. Viene introdotto un esonero contributivo per le assunzioni a tempo indeterminato, con priorità per giovani, donne svantaggiate e lavoratori del Mezzogiorno, e viene riconosciuto un contributo mensile di 60 euro alle madri lavoratrici con almeno due figli.

Sul fronte dei congedi, la manovra amplia la tutela per le famiglie: viene esteso il limite di età dei figli entro cui è possibile fruire dei congedi parentali, che passa da 12 a 14 anni, e aumentano i giorni di permesso retribuito per la malattia dei figli, che salgono da 5 a 10 all’anno. Queste misure rafforzano la conciliazione tra vita privata e lavoro, offrendo un sostegno concreto alle famiglie e favorendo una maggiore partecipazione delle donne al mercato del lavoro.

Governance, gruppi d’impresa e formazione

La crescente attenzione alla struttura dei gruppi d’impresa e alle operazioni infragruppo impone una maggiore accuratezza nell’analisi delle relazioni societarie, anche in ottica di ottimizzazione del costo del lavoro e di accesso agli incentivi. La Legge di Bilancio si inserisce in un quadro europeo che richiede una governance più solida, una gestione integrata dei dati e una rendicontazione trasparente.

Inoltre, vengono stanziate nuove risorse per la formazione digitale e ambientale, con il Fondo nuove competenze che finanzia fino al 100% del costo del personale coinvolto in percorsi di aggiornamento. Questo rappresenta un’opportunità per promuovere una cultura aziendale orientata all’innovazione, alla responsabilità sociale e alla compliance, temi centrali anche per la consulenza strategica di Good Impact e per i servizi di audit e formazione di GPN e Fiabilis.

Conclusioni: il ruolo di Fiabilis

La Legge di Bilancio 2026 si inserisce in un contesto normativo in rapida evoluzione, in cui le imprese sono chiamate a confrontarsi con una crescente complessità regolatoria e con l’esigenza di integrare in modo strutturale la sostenibilità nei propri modelli di business.
Le misure previste – dalla rimodulazione degli incentivi alla proroga degli obblighi di rendicontazione ESG – offrono margini di manovra, ma richiedono anche una maggiore capacità di lettura strategica delle norme, una gestione avanzata dei dati e un approccio integrato tra compliance, performance economica e impatto sociale.

In questo scenario, l’analisi del costo del lavoro, la valorizzazione degli incentivi e la strutturazione di processi di rendicontazione trasparente diventano leve fondamentali per rafforzare la competitività e la resilienza delle organizzazioni.
Fiabilis, con la sua esperienza nell’analisi normativa e nell’ottimizzazione del costo del lavoro, è pronta a supportare le imprese in questo percorso, contribuendo a trasformare la complessità in opportunità e l’efficienza in impatto.

Partecipa all’HR Impact Talk del 4 dicembre

Il 4 dicembre approfondiremo tutti questi temi nel nostro HR Impact Talk, un appuntamento dedicato alle imprese che vogliono capire come trasformare le novità della Legge di Bilancio 2026 in opportunità strategiche.
Parleremo di costo del lavoro, incentivi, welfare, sostenibilità e compliance, con un focus pratico su come prepararsi alle nuove regole e sfruttare al meglio le misure introdotte.

👉 iscriviti

Scopri tutti i nostri servizi: attiva il tuo valore