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    Febbraio 28, 2023

    LA CERTIFICAZIONE DELLA PARITÀ DI GENERE: L’ESPERIENZA DI FIABILIS

    Scopri nel nostro nuovo articolo perché anche la tua azienda dovrebbe intraprendere ora il percorso verso la Certificazione UNI/PdR 125:2022.

    Un numero crescente di aziende considerano la parità di genere una priorità per il prossimo biennio. Abbiamo voluto essere tra i primi ad intraprendere questo percorso di valorizzazione del potenziale delle persone oltre il loro genere. Secondo quanto dichiarato da Filippo Trifiletti, direttore generale di Accredia, sono infatti più di 200 le imprese ad aver ottenuto la certificazione, un numero in definitiva raddoppiato rispetto ai dati di dicembre.  

     

    Perché un problema così annoso come la parità di genere è diventato improvvisamente attuale?

    Risponde Fernanda Peterson – Managing Director di Fiabilis

    Come ogni situazione di crisi, la pandemia ci ha costretto a riflettere e imparare. Le difficoltà che essa ha determinato sono profonde e molteplici e per affrontarle, il nostro paese ha dovuto impegnarsi a portare avanti un piano chiamato PNRR, un piano che passerà alla storia per la sua portata e, auguriamoci, per la sua spinta evolutiva.

    Grazie al piano arrivano aiuti in modo mirato per affrontare sfide strategiche, tra queste la decisione di accompagnare l’Italia a invertire rotta per quanto riguarda la (dis)parità di genere. Si parte da una premessa inconfutabile: nessun paese potrà mai riprendersi privandosi del contributo di metà dei suoi cittadini. A ben pensare un ragionamento che nulla ha a che vedere con il femminismo… per i più scettici avverto… si tratta “semplicemente” di economia.

      

    Come si pensa che un sistema di certificazione possa risolvere questo problema?

    Purtroppo non è previsto che la certificazione di parità possa risolverlo. Si spera al massimo che si possa iniziare a gestire la disparità con la volontà e i mezzi per diminuire progressivamente il divario. Con questo obiettivo vengono coinvolte le aziende, che sono in definitiva organizzazioni con impatto sulla società.  Ed è proprio in questo contesto che si inserisce il Sistema di certificazione della parità di genere. 

    Questo sistema di certificazione ad oggi è volontario ed è lo strumento concepito affinché le organizzazioni possano rispondere in modo crescente, concreto e misurabile all’improrogabile necessità di adottare politiche per propendere a un crescente livello di equità 

    L’obiettivo è quello di ottenere, entro il 2026, l’incremento di cinque punti nella classifica dell’indice sull’uguaglianza di genere elaborato dall’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere (EIGE), che attualmente vede l’Italia al 14° posto nella classifica dei Paesi UE. 

      

    E come potremmo capire se questa soluzione sta contribuendo effettivamente ad ottenere risultati in termini di miglioramento?

    Il Sistema di certificazione della parità di genere è, se paragonato ad altri strumenti normativi, molto innovativo e utilizza linguaggi e metodi tipici delle imprese. Si stabiliscono traguardi e obiettivi (tras, milestones e KPI).

    Il primo traguardo era creare il Sistema di certificazione della parità di genere entro dicembre 2022 ed è stato raggiunto. Il secondo traguardo è l’ottenimento della certificazione di almeno 800 imprese, di cui almeno 450 PMI entro giugno 2026. Il terzo traguardo è quello di accompagnare almeno 1000 imprese al processo di certificazione attraverso l’assistenza tecnica fornita da enti di consulenza convenzionati entro giugno 2026.

    A mio parere, obiettivi modesti quindi, si spera, siano stati definiti per essere abbondantemente superati. E non dobbiamo dimenticarci che la certificazione è un mezzo ma non di per sé il risultato. Dovremo anno su anno consultare l’evoluzione del Gender Gap Index.

     

    Ma lo stato supporta le aziende che decidono di certificarsi?

    Per stimolare le imprese a intraprendere il percorso di certificazione, sono stati destinati specifici strumenti di incentivazione e premialità oltre che finanziamenti tramite voucher una riduzione contributiva mediante uno sgravio del 1%. Contemporaneamente si sta definendo e implementando il servizio di assistenza tecnica convenzionata e finanziato da fondi pubblici.

     

    Quindi secondo lei dobbiamo certificarci subito?

    Direi di fare prima un gap analisi e in base a quella si fa un piano coinvolgendo il management. Infatti, se pensiamo in prospettiva alle nostre aziende, dobbiamo senza alcun dubbio comprendere che si tratta di un’opportunità da cogliere in quanto possiamo decidere noi quali saranno le modalità più adeguate e ricevere adeguato supporto economico. A fronte di questo investimento, nel prossimo futuro, avremo sempre più società con una crescente coscienza sociale. Vale la pena sottolineare come, in molti dei paesi più evoluti, i piani di miglioramento della parità sono obbligatori e tutta la normativa in materia è ampliamente più stringente. Intraprendere oggi questa transizione culturale, ci consentirà di seguire un cambiamento che in Europa è già stato delineato. 

     

    E voi siete già certificati?

    Fiabilis è stata tra i primi ad aver intrapreso questo percorso per ottenere la certificazione. Ci siamo impegnati a lavorare per un concreto miglioramento in un contesto aziendale che abbraccia la diversità come valore. Siamo fieri di verificare quanto i nostri colleghi ci credano e vogliano contribuire a diffondere questa nuova consapevolezza anche al difuori dei nostri uffici.

    Insieme a Guido Cecchini ripercorriamo, passo dopo passo, questo cammino che auspichiamo tante aziende, insieme a noi, vorranno intraprendere.

     

    Quali sono gli step pratici che Fiabilis ha intrapreso per l’ottenimento della certificazione?

     

    Risponde Guido Cecchini – HR & Legal Manager di Fiabilis

    Il punto di partenza è stato acquisire consapevolezza rispetto al proprio livello di maturità, utilizzando gli indicatori della PdR quale guida per identificare i punti forti e gli assi di progresso della nostra organizzazione.

    Solo successivamente si può definire un obiettivo realistico, che può consistere nel cominciare sin da subito nell’implementazione del sistema di gestione oppure (ove la distanza dai requisiti minimi per la certificazione risultasse significativa) partire da azioni specifiche di preparare (es. prendersi 12 mesi per lavorare solo sul raggiungimento di una buona coerenza retributiva di genere).

    Nel nostro caso, considerando il livello di maturità, eravamo già pronti per l’implementazione del sistema di gestione per la parità di genere.

    Le azioni concrete messe in piedi hanno riguardato:

    1. La definizione di una strategia (politica) e il relativo piano di comunicazione interno ed esterno;
    2. La realizzazione di una nuova governance (Comitato Guida);
    3. La rivisitazione dei processi (principalmente HR) in ottica di superamento del divario di genere;
    4. La formalizzazione dell’impianto documentale necessario e delle evidenze a supporto;
    5. Sensibilizzazione e formazione a tutti i livelli.

    I tempi per l’ottenimento della certificazione variano in funzione dei risultati della GAP ANALISYS iniziale: nel nostro caso il sistema di gestione è stato implementato e certificato in 6 mesi “dalla prima pietra”.

     

    Quali sono stati gli step più difficili da affrontare?

    Quando siamo partiti il mercato della formazione non era ancora pronto per raccogliere i bisogni connessi alle esigenze di sensibilizzazione di tutta la popolazione aziendale. Per fortuna, anche grazie alla nostra esperienza sul campo, abbiamo sviluppato delle partnership con alcuni dei principali player della formazione sul mercato italiano, con l’obiettivo di creare un “pacchetto” capace di coprire le richieste formative della PdR (esplicite o anche solo sottintese).

     

    È possibile finanziare la formazione?

    Esistono diverse opportunità di finanziamento:

    1. della formazione pura (con la partecipazione a bandi o tramite l’utilizzo dei fondi interprofessionali);
    2. dei costi di consulenza per l’implementazione del sistema di gestione
    3. dei costi pagati agli organismi di certificazione per l’ottenimento della certificazione per la parità di genere.

    Sugli ultimi due ci sono opportunità sia a livello nazionale che a livello regionale, dei quali si potrà usufruire verosimilmente nel giro di poche settimane.

    La prima regione ad essersi attivata è stata la Regione Lombardia attraverso il bando “Verso la certificazione della parità di genere che intende finanziare le PMI lombarde per il conseguimento della certificazione della parità di genere. Sono previste due linee di finanziamento:

    • Copertura dei costi di consulenza
    • Copertura dei costi di certificazione

    La dotazione finanziaria è pari a 10.000.000

     

    Quali sono i vantaggi previsti per le aziende certificate?

    Oltre allo sgravio contributivo dell’1% (diventato operativo a partire dal 2022), possiamo attenderci nel tempo ulteriori forme di premialità: c’è da aspettarsi che i fondi stanziati nel PNRR per la missione 5 (inclusione e coesione) saranno destinati per buona parte a copertura del capitolo “Parità di Genere”.

    Alla premialità di tipo economico deve aggiungersi l’inesorabile tendenza a considerare la parità di genere nelle organizzazioni quale requisito per l’accesso alla contrattazione con la Pubblica Amministrazione e/o per il riconoscimento di punteggi premiali da parte di quest’ultima.

    C’è da aspettarsi lo stesso trend con riguardo al settore privato: è altamente probabile (oltre che auspicabile) che anche per la contrattazione tra aziende private il possesso della certificazione per la parità di genere potrà assumere un significativo peso specifico, fino addirittura a rappresentare un pre-requisito per l’accreditamento delle organizzazioni nel private procurement.

     

    Perché dovrei affidarmi a Fiabilis?

    Siamo in grado di mettere al servizio dei nostri Clienti la nostra esperienza consulenziale in ambito HR, con l’obiettivo di creare valore sotto almeno tre profili:

    1. attraverso una GAP ANALISYS iniziale siamo in grado di consigliare le azioni più importanti e allo stesso tempo meno dispendiose (in termini economici e di tempo) per ottenere la certificazione;
    2. con riguardo alla parità di genere abbiamo già implementato il nostro sistema di gestione e quello di altri nostri Clienti; per l’effetto conosciamo più che bene le fasi per affrontare questo percorso con il corretto approccio metodologico;
    3. siamo esperti di ottimizzazione, quindi valuteremo con i nostri clienti ognuna delle opportunità di finanziamento e/o di supporto economico pro tempore disponibili, con l’obiettivo compensare il più possibile i costi connessi all’implementazione del sistema di gestione.

     

    FIABILIS ITALIA

    Lavoriamo da anni garantendo soluzioni di successo mediante la consulenza strategica alle direzioni HR. Il nostro team multidisciplinare è orgoglioso di cogliere la nuova sfida di supportare i nostri clienti, passo dopo passo, nel percorso di definizione del sistema di miglioramento della parità di genere.

    Saremo felici di essere al fianco della tua azienda fino al momento della Certificazione.

    Scopri di più sul nostro servizio parità di genere.