Sandra Ruggieri, Hr Manager, racconta il percorso sfidante che STM S.p.A ha portato a termine con successo ottenendo la certificazione della parità di genere.
Quali cambiamenti ha portato la certificazione della parità di genere nella vostra realtà?
L’ottenimento della certificazione ha migliorato e rafforzato l’immagine aziendale sia agli occhi di clienti e fornitori che agli occhi della popolazione interna. Ci ha permesso di instaurare contatti con associazioni no profit, a cui dipendenti, clienti/fornitori e la nostra società in primis, hanno volontariamente effettuato donazioni a sostegno delle donne vittime di violenza e di realtà contro le discriminazioni di genere. Non nascondiamo che ci permette di: ottenere sgravi fiscali e contributivi, la partizione a bandi e, in ottica della rendicontazione ESG in obbligo dal 2025, di avere uno score di partenza a nostro favore.
Cosa cercavi nel consulente che ti doveva affiancare?
Nel consulente cercavamo qualcuno che ci affiancasse e sostenesse durante il percorso e che allo stesso tempo ci desse gli strumenti per proseguire nel migliore dei modi nel futuro. Avevamo bisogno di chiarezza, supporto e guida, cosa che ci è stata garantita.
In che modo hanno reagito i dipendenti?
Abbiamo avuto un feedback positivo dalla maggior parte della popolazione aziendale che non si aspettava l’impegno e il volere dell’azienda ad ottenere la certificazione.
L’effort è stato superiore o inferiore alle aspettative?
L’effort è stato importante sotto tutti i punti di vista ma, data l’importanza della tematica, ogni sforzo è stato ripagato dall’ottenimento della certificazione e soprattutto dal messaggio che l’azienda si impegna a diffondere.
Vuoi dare un consiglio alle aziende che vogliono intraprendere lo stesso percorso?
Il consiglio è semplicemente di essere dei portatori di messaggi positivi, inclusivi e rispettosi della neutralità di genere, come stiamo facendo noi durante questo percorso.